Seconda manche emozionante quella del gigante femminile sulla Erta di San Vigilio di Marebbe, che ha visto il trionfo di Lara Gut-Behrami, apparsa molto solida come si era già visto nel week-end ampezzano. Con 2’00″64, Gut-Behrami ha lasciato ad 1″09 la coppia Alice Robinson e Sara Hector, appaiate al secondo posto, lasciando sotto il podio la norvegese Ragnhild Mowinckel.
Poi il quinto, ottimo, posto di un’arrembante Sofia Goggia, partita nella seconda manche con grande determinazione che le ha permesso di far registrare il secondo tempo di manche per recuperare tre posizioni rispetto alla prima frazione e chiudere al quinto posto finale con 1″39 di ritardo. La Goggia non raggiungeva il quinto posto nel gigante dalla gara di Soelden 2016, mentre successivamente ha saputo conquistare 5 podi nella specialità, l’ultimo a Kranjska Gora nel 2018.
“Sono molto contenta – ha detto la Goggia -, l’unica cosa che ho da rimproverarmi è l’ultima parte della prima manche. In questa seconda mi sono detta ‘io ci provo’ e mi sono buttata giù attaccando al massimo. Quando sono arrivata al traguardo e ho visto che ero prima mi sono tolta un peso. Era da tre anni che non ero su questo livello. Sono contenta di essermi espressa sui livelli del passato. E’ stato il frutto di un lavoro enorme che ha pagato”.
Al sesto posto si piazza Federica Brignone, che perde una posizione rispetto alla prima manche e chiude con 1″45 di svantaggio.
Perde quattro posizioni nella seconda anche Marta Bassino, chiudendo al decimo posto a 2″36 dall’elvetica. Una buona prova di squadra comunque per le azzurre, che chiudono in tre nelle top 10 e piazzano anche Roberta Melesi al 14/o posto con 2″68 di svantaggio e Asja Zenere al 16/o a 2″80. Punti anche per Elisa Platino 26/a a 3″78.
La classifica di specialità vede in testa Gut-Behrami con 585 punti contro i 500 di Brignone e i 452 di Hector. Balzo in avanti della ticinese nella generale dove raggiunge quota 1114 contro i 1209 di Mikaela Shiffrin, ferma per un leggero infortunio. Al terzo posto c’è sempre la Brignone con 878 punti.
Fonte: fisi.org