Oltre al noto bonus 110 ormai inaccessibile (sebbene sia stata concessa la proroga al termine dei lavori per gli edifici unifamiliari entro il 31/12/23 ma solo per i soggetti che avevano completato almeno il 30% entro il 30/9/22), vediamo ad oggi a quali bonus è possibile accedere.

►►► Superbonus 90%: è previsto per le persone fisiche in relazione all’immobile adibito ad abitazione principale e soltanto per i soggetti con reddito “di riferimento” non superiore a 15.000 euro (non si tratta del reddito così come determinato in sede di dichiarazione dei redditi, ma è un reddito parametrato in funzione del quoziente familiare, così ad esempio è pari a 15.000 per un single ma 37.500 per una coppia con un figlio e così via). Le spese dovranno essere effettuate entro il 31/12/23 ma con CILAS presentata post il 17/2/23 non è possibile effettuare né la cessione del credito né richiedere lo sconto in fattura, ma soltanto portare in detrazione in sede di dichiarazione le spese sostenute recuperando il corrispondente credito (cosa che a seconda dell’importo può risultare difficile perchè essendo richiesto un reddito familiare piuttosto basso, è facile che non vi sia capienza e quindi si abbia l’impossibilità di recupero del credito per mancanza di tributi dovuti sul reddito).

►►► Bonus per abbattimento delle barriere architettoniche: pari al 75%, confermato fino al 31/12/25,  per il quale, ad oggi, viene mantenuta sia la possibilità di richiedere lo sconto in fattura che quella di cessione del credito; occorre però fare attenzione perchè gli interventi devono rispettare regole stringenti stabilite dal decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 236/1989. Il recupero in sede di dichiarazione dei redditi avviene su cinque anni anziché dieci.

►►► Ecobonus con aliquota del 65% fino al 31/12/24 si applica agli interventi che incrementano i livelli di efficienza energetica degli edifici (sostituzione caldaia, installazione impianto fotovoltaico, etc); rispetto agli altri bonus è necessario inoltre effettuare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.

►►► Sismabonus: al momento è usufruibile fino al 31/12/2024 con un’aliquota variabile in funzione degli interventi effettuati e della tipologia di territorio ove l’intervento è effettuato (dal 50 al 85%).

►►► Bonus recupero patrimonio edilizio 50%: è prorogato fino al 2024, prevede un limite massimo di spesa per immobile pari a 96.000 € e  il credito viene recuperato in sede di dichiarazione dei redditi su 10 anni (chiaramente occorre la capienza d’imposta come sopra indicata) e dà la possibilità di accedere al bonus mobili.

Per i quesiti:  laura7701@virgilio.it