Nei precedenti articoli abbiamo parlato delle valli che ospitano il fiume, delle sorgenti, dei suoi rami principali, della pendenza e della portata del Pescia di Pescia; abbiamo poi accennato alle vie storiche, alla viabilità e all’origine del nome del torrente; si sono quindi elencati gli affluenti del Pescia di Pontito e del Pescia di Calamecca secondo quanto si può desumere dal sito SITA Cartoteca della Regione Toscana e dalle comuni carte topografiche reperibili. Qui invece elencheremo gli affluenti del Pescia di Pescia, da Ponte di Sorana fino a San Lorenzo.
Il Pescia di Pescia nel suo percorso da Ponte di Sorana a San Lorenzo:
I due rami del fiume, provenienti rispettivamente da Pontito e da Calamecca, si riuniscono a Ponte di Sorana per dare origine al Pescia di Pescia o Pescia Maggiore. Fino al 1964 la strada sterrata proveniente da Pescia terminava a Ponte di Sorana dove invece iniziava la rete di sentieri e mulattiere che conduceva nei borghi della nostra montagna; attualmente, seppure con difficoltà, a causa del cattivo stato di manutenzione, sono riconoscibili e percorribili i seguenti percorsi con inizio a Ponte di Sorana: sentiero 52 o via delle Torricelle per Sorana; sentiero 63 o via delle Tassinaie per Aramo e San Quirico; sentiero per Vellano-Pontebello.
Nel 1964 la costruzione della strada per la montagna costituì un passaggio fondamentale per lo sviluppo dei borghi della Valleriana e per l’attività dei numerosi opifici della valle, ma nel contempo segnò irrimediabilmente il progressivo abbandono delle strade pedonali storiche. Nel 1909 l’ingegnere Tullio Benedetti ideò la costruzione di una Filovia (linea di filobus) per il trasporto delle merci che a quel tempo avveniva tramite uno scomodo servizio ippico gestito dai “barrocciai”; la suddetta Filovia sarebbe dovuta partire dalla Stazione Ferroviaria di Pescia per arrivare a Ponte di Sorana ed eventualmente anche a Ponte di Castelvecchio; sul filobus avrebbero potuto viaggiare i passeggeri, le merci provenienti dagli opifici e le pietre estratte dalle numerose cave della zona; la Filovia avrebbe dovuto utilizzare l’energia elettrica fornita dalla Ditta Sainati Ulisse di Sant’Ilario di Calamari; il progetto però non fu mai realizzato.
Gli affluenti del Pescia di Pescia da Ponte di Sorana fino a Pietrabuona si trovano quasi esclusivamente sulla riva sinistra.
I principali affluenti di sinistra del Pescia di Pescia tra Ponte di Sorana e Calamari sono:
Il fosso Villanova, che nasce in località Villanova di Mezzo e Villanova Alta, alle pendici di Campreti, versante nord di Vellano.
Il fosso Valle Oscura.
Il fosso della Mora o di Valli (che riceve il fosso di Canali, originatosi alle pendici di Vellano, versante sud, e il fosso della Dibrinata, originatosi sotto le località La Seta di Vellano e Ponticelli, al di sopra della Via Mammianese, che poi viene attraversata); nel tratto intermedio il fosso della Mora lambisce le località Tonello e Le Bovecchie dove riceve un altro piccolo affluente proveniente dalla zona del Grillo; mentre nel tratto terminale, prima di confluire nel Pescia di Pescia, il fosso della Mora è attraversato dal percorso pedonale Calamari-Vellano CAI 57.
I principali affluenti di sinistra del Pescia di Pescia tra Calamari e Pietrabuona sono:
Il rio del Vada con i tributari fosso Rimaggio, che origina alle pendici di Poggio Treserre (678 m. slm), fosso delle Spranghe, che origina alle pendici del Monte Paretaio (820 m. slm) in prossimità di Macchino, e rio di Regoleta, che nasce sotto Cava Regoleta sul percorso CAI 57 che unisce Macchino a Vellano; il rio del Vada attraversa la Mammianese sotto il Pontebello o Pontenuovo, dove troviamo i ruderi di un mulino/frantoio del 1800; da Pontebello si può salire tramite sentiero a Cava Regoleta; il rio del Vada sfocia poi nel Pescia di Pescia poco più a sud della cartiera Sant’Ilario di Calamari.
Il rio Framigno o di Cerreta, nasce alle pendici sud di Macchino, di Poggio Treserre, di Poggio Tregiaie (749 m. slm) e del Colle Agnanello (561 m. slm); attraversa la Via Mammianese sotto il ponte Cerreto, in prossimità della località Frontile, sede di rappresaglia tedesca nell’agosto del 44, e sfocia nel Pescia di Pescia a sud della Cartiera Carrara e prima della antica Cartiera Santa Caterina.
Il fosso Pianizzori attraversa la Via Mammianese e sfocia nel Pescia di Pescia poco oltre la Cartiera Santa Caterina e di fronte al Monte Trassero (320 m. slm) che separa la Val di Torbola dalla Bassa Val di Forfora.
La Forra di Campo Verzola nasce sulle pendici del Colle Le Calderelle e sfocia nel fiume in prossimità della Cartiera Panigada.
Il rio dell’Asino nasce dalle pendici del Colle Le Calde (460 m. slm), di Malocchio e del Colle Le Calderelle; sfocia nel Pescia di Pescia poco oltre la Cartiera La Pettorina.
Gli affluenti di destra del Pescia di Pescia a Pietrabuona sono:
Il torrente La Torbola di Fibbialla o Torbolino o rio di San Giovanni riceve sul suo lato sinistro la forra di Vallemagnola che origina dal Monte Trassero; sul suo lato destro invece riceve il rio Righignano che nasce alle pendici di Fibbialla, con i tributari fosso di Ferregrandi e fosso del Monte di Lucchiarello; sempre a destra La Torbola riceve il rio Maleto, che nasce in prossimità della Cappella delle Mura, sul versante nord di Medicina, e confluisce nel torrente in località Mulin Galluzzi; anche il rio Quornia, che nasce a Case Quornia e Santovecchio, è un affluente di destra de La Torbola; la Torbola di Fibbialla confluisce nel Pescia di Pescia in località Ponte di San Giovanni a Pietrabuona dopo essere transitato nell’area della Cartiera Cecchi. La Torbola di Fibbialla non deve essere confusa con La Torbola di San Quirico che invece è un affluente del Pescia di Pontito dove sfocia in località le Tassinaie al Mulino Monti presso Ponte di San Quirico; né deve essere confusa con il fosso della Torbola, affluente all’origine del Pescia di Pontito; tutti e tre derivano il proprio nome dalla torbidità delle acque.
Il rio San Rocco o rio di Zano o fosso Cerreto o di Ghiareto o – come era detto anticamente – rio di Vito nasce dal Malocchiano di Medicina e da Case Quornia; riceve il fosso di Pezzana che nasce a Medicina, il rio di Pille che origina dal Monte Telegrafo, versante nord, il rio Fobbia, che nasce dal Monte Telegrafo, versante sud, e il fosso di Carnevale che si origina dal Monte Gileta; nel suo decorso il rio San Rocco lambisce le due Cartiere Bocci, la Piccola detta la Fabbrichetta, e la Grande; entrambe sono situate sulla via che conduce a Poggio Zano; il rio San Rocco sfocia nel Pescia di Pescia a Borgo La Croce in prossimità del Museo della Carta e del Campo Sportivo, subito dopo l’ansa del fiume de Le Fontanelle.
Il rio di Rimigliari nasce da Colle Romita e riceve il fosso di Spareti che si origina a Poggio Spareti, sulle pendici del Monte Cupola; il rio di Rimigliari sfocia nel fiume all’inizio di Borgo La Croce; prende il nome da un cippo stradale che indicava il miglio.
I principali affluenti di sinistra del Pescia di Pescia in prossimità di San Lorenzo sono:
il rio Bozzonero nasce da Poggio Cerreto e dal Colle di San Leo, lambisce l’antica Cartiera Giurlani o Bozzonero e la ex Rosa Paoli; sfocia nel fiume prima del ponte Giurlani.
Il rio San Lorenzo nasce dalle pendici della località Casanuova, da Poggio Campaccini (512 m. slm) e dal versante nord di Sorico; il tributario rio Le Fontanacce nasce sotto Malocchio; il rio San Lorenzo sfocia nel Pescia di Pescia in corrispondenza della Chiesa di San Lorenzo e della ex Cartiera San Lorenzo oggi albergo.