L’autostima, altro non è che la fiducia e la considerazione che abbiamo di noi stessi. Essa aumenta quando cerchiamo di superare, affrontare o risolvere situazioni complicate o difficili che ci troviamo davanti.

Possedere una buona autostima vuol dire sentirsi bene, stare in equilibrio, riconoscere i propri punti di forza e quelli meno forti, accettarsi e rispettarsi.

Una bassa autostima, invece, si manifesta con una percezione negativa di sé, una mancanza di fiducia nelle proprie capacità ed un senso di inadeguatezza. Quest’idea di sé dipende da molti fattori, tra cui le esperienze vissute, le aspettative personali e sociali, le convinzioni e le emozioni.


L’autostima è basata sull’opinione che abbiamo di noi e sulla valutazione che pensiamo ci diano gli altri. Il valore percepito che ognuno ha di se stesso è di sicuro influenzato dall’esterno.
La costruzione dell’autostima inizia fin dalle prime esperienze di vita per poi continuare ad evolversi e cambiare insieme a tutti i fattori che contribuiranno alla formazione della nostra personalità.

Raggiungere un buon livello di autostima è importante per trovare un equilibrio interiore che dia serenità e tranquillità per affermarsi nei vari campi siano essi il lavoro, la scuola, o qualunque altra situazione relazionale della vita.

Diverse e recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’attività fisica è un considerevole “modello di stress controllato” utile all’autoregolazione delle emozioni e, pertanto, può fare parte dei programmi di sostegno e sviluppo dell’autostima. Tale attività è strettamente correlata al miglioramento di una varietà di fattori psicologici e sociali negli adolescenti, come il benessere mentale, il rendimento scolastico e le relazioni con i genitori. Nei giovani che fanno sport diminuiscono l’ansia e gli stati depressivi.

La motricità e lo sport in particolare quindi, favoriscono la salute intesa nel senso più ampio e completo del termine ed indagini sistematiche su soggetti adolescenti hanno dimostrato che coloro che praticano sport hanno un livello più elevato di autostima rispetto a coloro che non praticano sport.

È stato osservato come realmente l’esercizio fisico, presentato con programmi di gioco o di educazione motoria, possa avere effetti benefici ed immediati sull’autostima anche nei bambini in età scolare e quanto una maggiore partecipazione sportiva possa migliorare l’”autostima fisica”, premessa di una solida e più ampia autostima.

Nella gestualità sportiva, le competenze motorie ad essa collegate (corro veloce, sono resistente, salto molto bene, lancio lontano, tiro forte e preciso, scivolo in acqua in modo naturale etc.) hanno una relazione stretta con i sentimenti che riguardano l’autostima generale. Riflettiamo un istante: chi di noi non li ha mai provati?