Non bisognerebbe aver paura quando tutti hanno paura. 

Porta male. Come regalare fiori in numero pari. 

Ricordo quando me lo sussurrò. Non bisognerebbe aver paura quando tutti hanno paura.

Ed aveva certi occhi gonfi come palloncini che si vedeva che aveva pianto avrei detto da una settimana.

Quasi stesse per morire. 

E Claudia era straordinariamente bella. 

Aveva due occhi azzurri che a guardarla ti pareva di stare in mezzo al mare proprio di fronte la spiaggia di San Teodoro a Marsala. 

È davvero un peccato che Claudia sia morta giovane. 

Sempre mi diceva che dovevamo stare insieme fino alla fine di questo dannato mondo.

Così non è stato. Ha scelto una via facile. 

Io non credevo a quelle parole. E però Claudia non è più con me.

Era con me a vedere il sole tramontare a Petriolo Terme. E l’alba a Pienza. E poi a mezzogiorno a Siena. 

E però Claudia non è più con me. 

Si è uccisa che era un mercoledì, giorno di mercato nel nostro borgo dove abitavamo. Conservo ancora la lista della spesa che mi scrisse il giorno prima. Tonno in scatola, aglio, pomodori, sedano, farina. 

Claudia adorava l’aglio. 

Peccato sia morta giovane. 

Non so cosa le prese quel giorno. Lei indossava un abito piuttosto corto. L’estate era ormai finita. Come la sua vita. Però fu bello perché un debole raggio di sole le illuminava il volto pieno di piccole lentiggini. Non posso dirvi quante volte ho baciato in silenzio proprio quando lei dormiva quei minuscoli punti stampati sul suo viso. 

A me pareva di essere in cima al mondo. Guardarla mentre dormiva mi dava un effetto strano. Baciarla era una sensazione che io non avevo mai provato. 

Le davo la buonanotte soffiando sillabe d’amore tra i suoi capelli.  

Claudia voleva morire giovane. Me lo aveva già detto. 

Anche quando si era felici a Follonica.

Io l’amavo. 

Ricordo la prima volta che lei mi baciò. Notai che non aveva il reggiseno. Quella sera non dormii e scrissi un racconto scemo che forse avrete letto qualche anno fa. 

Claudia mi manca. Accidenti a quel giorno che la lasciai sola. Claudia era troppo simile a me. Io però non ho i suoi occhi. Ogni sera tengo stretto il suo cuscino che non ho lavato da quella dannata notte che ha deciso di uccidersi. Ci sono ancora le impronte del suo viso. 

Non lo laverò mai.

A volte parlo con lui. Profuma ancora di lei. Credo che Claudia mi butti ancora il suo amore in un certo senso.

Ogni sera faccio cadere le poche lacrime che mi rimangono su questo cuscino e penso a Claudia, che è stata la mia fidanzata più dolce che potessi desiderare. 

Mi manchi, Cristo santo!

Sapevo però che volevi ucciderti. Lo sapevo. 

Me lo avevi detto. Ma non dovevi farlo quando non c’ero. 

Mi manchi che te non hai idea, Claudia.

Buonanotte amore mio.

Ci ritroveremo presto, se continuo così.

Il tuo amore col cervello bruciato, Fabrizio.