Da poche ore si è conclusa la 74 edizione del Festival di Sanremo. Ad aggiudicarsi la vittoria è stata Angelina Mango con la canzone “La noia”.
Da più anni a questa parte, puntualmente, il noto cantautore Giuseppe Cionfoli impreziosisce la nostra testata con le sue gradite risposte alle nostre domande sulla storica manifestazione sanremese.
D. Cionfoli, a suo avviso, questa 74 edizione del Festival di Sanremo ha superato le aspettative programmate?
R. «Mi sembra la continuazione dell’anno scorso. Tanto spazio perso per le cretinate e i cantanti sono arrivati a cantare tardissimo».
D. Secondo lei, quali canzoni avrebbero meritato una classifica migliore?
R. «Non c’erano canzoni che passeranno alla storia del Festival, poi l’audio era pessimo non si capivano le parole».
D. Ritiene che le scelte dei partecipanti e delle loro canzoni siano state indovinate?
R. «Non ci sono scelte per le canzoni una volta era così, oggi si scelgono i cantanti se così si può dire in base alle visualizzazioni su internet, di fatto big ce ne erano pochissimi».
D. A prescindere i noti big, chi possiamo definire tali in questo Festival?
R. «I big devono essere conosciuti da tutti, grandi e piccoli, sono tutti big. Passeggeri… conosciuti solo dai giovani».
D. Qual è stata la canzone di suo maggior gradimento?
R. «Di solito uno riascolta il Festival per risentire la canzone che gli piace… Quest’anno non vi era questa occasione, purtroppo…».
D. Quali occasioni artistiche e professionali potrà offrire questa edizione ai concorrenti?
R. «Offrirà solo concerti in estate e basta».
D. Cosa l’ha sorpresa soprattutto di questo Festival?
R. «La vittoria della Mango, ma in fin dei conti ha vinto la De Filippi».
D. Come valuta tutti i gossip che hanno gravitato intorno alla manifestazione?
R. «Non ci sono stati gossip forse il ballo di Travolta fuori dal teatro…».
D. Anche in questa edizione non sono mancati i look, tatuaggi e acconciature particolari… Cosa ne pensa?
R. «Look molto ricercati, ma inutili al Festival di Sanremo serve la voce».
D. A parer suo, Toto Cutugno, protagonista del Festival di Sanremo dal 1976 al 2010, meritava un ricordo più profondo?
R. «Peccato che le persone vengono valutate dopo la morte. Toto è stato ed è un grande ancora».
D. Cosa avrebbe necessitato questo Festival?
R. «Necessita di belle canzoni e di cantanti veri, la musica di questo periodo è brutta e fredda…».
D. Cionfoli, quando segue il Festival di Sanremo cosa affiora nella sua mente?
R. «Si ritorna indietro e nella mente riaffiorano i ricordi…».
D. Da tanti anni propone costantemente al Festival di Sanremo la sua canzone. Per quali ragioni non viene accolta?
R. «Non so per quale motivo e se pensi che Amadeus ha fatto fuori anche Al Bano…».