A chi, Io camminerò, Via di qua, Io amo, Mi manchi, Ti lascerò, Ora che ho bisogno di te, ecc., sono tutte canzoni che appartengono al suo repertorio. Stiamo parlando del cantautore Fausto Leali, un nome che appare già nel mondo della musica leggera italiana sin dai primi anni Sessanta.
In questa nostra intervista il noto cantautore bresciano ha voluto ricordare soprattutto l’amico Toto Cutugno scomparso il 22 agosto scorso
D. Fausto, come è nato il tuo rapporto con la musica e il canto?
R. «Avevo quattordici anni».
D. Tra i tuoi numerosi colleghi e collaboratori spicca il nome di Toto Cutugno, vero?
R. «Verissimo».
D. In quale contesto avvenne l’incontro con Toto Cutugno?
R. «Era il 1986. Toto Cutugno mi cercò perché voleva propormi un paio di canzoni. Ci incontrammo e ci recammo nel suo studio Bach di Milano. Ricordo che iniziammo subito a simpatizzare e mi fece sentire due canzoni. Una di queste era “Io amo”. La presentammo per il Festival di Sanremo del 1987 e fu ammessa. Quello che ha fatto “Io amo” lo sai anche tu e lo sanno tutti… Il pezzo fu scritto da Italo Ianne e Franco Fasano lo ha aggiustò un po’. Poi dettero la canzone a Toto Cutugno che realizzò il capolavoro facendo le strofe e mantenendo un’armonia identica a quella dell’inciso.
Praticamente da lì iniziò la mia amicizia con Toto. Poi in un mio album successivo ho inciso altre canzoni scritte da Toto, tra cui “Notte d’amore”. Nel suo studio Bach ho realizzato due miei album completi. Anche questo ha consolidato la nostra amicizia. Abbiamo trascorso insieme più feste di Natale e ultimi dell’anno e tante altre cose».
D. Dopo il successo straordinario sanremese con Io amo, l’anno successivo ti presentasti nuovamente al Festival di Sanremo con una bella canzone “Mi manchi” composta da Franco Fasano e da Fabrizio Berlincioni e Toto Cutugno partecipò con “Emozioni”. Al termine della kermesse festivaliera Toto Cutugno, classificato secondo, dichiarò che la sua canzone l’aveva composta per te.
R. «Dunque, in quel periodo io e Toto ci frequentavamo molto. Trascorrevo molto tempo nel suo studio perché stavo realizzando un mio album; un giorno mi fece ascoltare “Emozioni” e mi disse: “Prova a cantarla tu”. La cantai e mi piacque molto. Ascoltarono questa canzone interpretata da me anche i discografici di Toto, ma gli suggerirono di presentarla al Festival di Sanremo convinti che lo avrebbe vinto. Fui fortunato lo stesso: Emozioni è una bellissima canzone, ma alla mia “Mi manchi” non gli manca niente… Fummo contenti entrambi: Toto con Emozioni e io con Mi manchi».
D. Fausto negli anni successivi, come spesso assistiamo, ha mai pensato di interpretare Emozioni?
R. «Ho chiesto a Franco Verdaro dello studio Bach (che è stato il braccio destro di Toto per tanti anni) di consultare l’archivio dove sono conservati alcuni provini che feci con alcune canzoni scritte da Toto per me. Vediamo quello che possiamo fare.
L’anno prossimo uscirò con un disco nuovo e sto valutando, per rendere omaggio all’amico Toto, qualche suo brano o qualche canzone di quei provini che ti dicevo, per poterli inserire in questo mio lavoro».
D. Negli anni recenti, siamo nel 2016, negli studi di Radio Italia con Toto Cutugno e Al Bano hai inciso un brano a scopo benefico dal titolo “Le nostre mani”. Puoi parlarcene?
R. «Anche in questa occasione fui chiamato da Toto che mi disse: “Io e Al Bano con te vorremo incidere questa canzone benefica”. Io accettai».
D. Molti lavori di Toto hanno visto anche la firma di Cristiano Minellono.
R. «Con Cristiano siamo molto amici e ci siamo frequentati tantissimo. Pensa che per me non ha scritto niente. Minellono è un genio che ha scritto una miriade di canzoni non solo per Toto, ma per tanti tanti artisti, però non è mai capitato che scrivesse un pezzo per me».
D. Hai partecipato al Festival di Sanremo ben tredici volte, hai inciso milioni di dischi diffusi in tutto il mondo e poi tanti duetti con grandi artisti…
R. «Ho fatto tantissimo nella mia vita e poi anche i duetti con Mina, Anna Oxa e diversi con Loredana Berté».