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L’inizio del Campionato secondo uno che se ne intende: Silvano Benedetti I intervista di Carlo Pellegrini

Eccoci. A breve avrà inizio il Campionato di calcio di serie A 2023/24 giunto alla sua 124 edizione.
Siamo tutti in attesa di conoscere e di vivere le novità e gli sviluppi che ogni stagione calcistica propone.
Il calcio di oggi, tra eventi e cambiamenti, non è più quello di un tempo. Negli anni ’70, ’80 e ’90 erano numerosi i calciatori italiani considerati tra i più validi d’Europa. Nonostante ciò il calcio italiano appassiona e attira folle come sempre.
Ed è per questa ragione che anche noi vogliamo salutare il Campionato di calcio di serie A 2023/24 parlandone con il difensore Silvano Benedetti, che vanta un lungo passato in serie A tra Ascoli, Torino e Roma, oltre a varie presenze con la maglia della Nazionale Under 21. 

D. Benedetti, secondo lei, quali saranno le squadre più competitive per la conquista dello scudetto?
R. «In primis, secondo me, le solite: Milan, Inter e Juventus».

D. Il Napoli del dopo Spalletti sarà in grado di ripetere il bis?
R. «Il Napoli si gioca il campionato e gli uomini ci sono. Dipenderà poi da quanto sarà bravo Garcia nel mantenere il gruppo che era».

D. A parer suo, il prossimo campionato sarà interessante?
R. «A mio parere si. Il campionato di calcio italiano è sempre interessante. Lo scorso anno lo è stato un pò meno perché il Napoli aveva già conquistato lo scudetto a metà anno. Il prossimo 2023/24 sarà più combattuto».

D. In base alla campagna acquisti, quali squadre, a suo avviso, sorprenderanno?
R. «Ma non lo so… Ci potrebbe essere la sorpresa della Lazio e della Roma. Il resto vedo le stesse squadre favorite alla conquista dello scudetto».

D. Cosa necessita alla Juventus per giungere a importanti traguardi?
R. «La Juventus sta facendo una rifondazione piano piano, lavorando con giocatori bravi e con giovani interessanti. Ci vorrà del tempo. Non è scontato che la Juventus possa vincere il campionato, come del resto faceva una volta».

D. Avrebbe confermato mister Allegri alla guida della squadra bianconera?
R. «Penso di sì. Chi meglio di lui conosce l’ambiente della Juventus? Comunque, anche nello scorso campionato e nonostante le tante difficoltà, ha lavorato bene».

D. Come valuta Spalletti nuovo ct della Nazionale italiana?
«Ha dimostrato nella sua carriera e nel Napoli di aver fatto un ottimo lavoro e ci auguriamo che riesca a farlo anche con la Nazionale».

D. Quali indicazioni potrebbe passargli?
R. «Non devo dargli nessuna indicazione. Gli dico solo che forse entra nel momento migliore. E’ vero che c’è tanta pressione, ma è anche vero che la Nazionale deve ripartire dall’ultimo momento non positivo per rientrare nel giro mondiale». 

D. Gli anni ’80 e ’90 la vedono giocare in squadre come Parma, Palermo, Ascoli, Torino e Roma. Quali sono gli aspetti più rilevanti della sua carriera calcistica?
R. «Ho vissuto degli anni stupendi con la maglia del Torino, culminati anche con la finale in Coppa Uefa; e altrettanto con la maglia della Roma, una piazza importante e da augurare a qualsiasi calciatore. A Parma e a Palermo giocavo in serie B, mentre a Torino e Roma in serie A e sono, come ripeto, piazze importanti. A Parma, Palermo ed Ascoli, quest’ultima in serie A, furono campionati in cui mi feci le ossa. A Torino disputai una partita storica, un derby, contro la Juventus. Si trattava di un incontro per accedere alla Coppa Uefa. Fu una partita stupenda e sentita che terminò con i calci di rigore e fu vinta dalla Juventus».  

D. Accetterebbe di allenare una squadra di serie A?
R. «Non accadrà mai anche se sarebbe bello…». 

D. In virtù della sua esperienza calcistica cosa raccomanda particolarmente agli adolescenti che aspirano a diventare calciatori professionisti ?
R. «Raccomando di avere sempre umiltà e voglia di migliorarsi continuamente».