Una preziosa testimonianza sulla vita e l’operato di Silvio Berlusconi ci viene gentilmente rilasciata dall’ on. Chiara Tenerini di Forza Italia.
Alla deputata toscana abbiamo rivolto alcune domande specifiche sul presidente Berlusconi, scomparso il 12 giugno, già imprenditore, leader di Forza Italia e protagonista per un trentennio consecutivo della politica italiana e quattro volte premier.

D. On. Tenerini, come giudica l’esperienza politico-imprenditoriale di Silvio Berlusconi?
R. «Sia dal punto di vista politico che imprenditoriale quella di Berlusconi è stata un’esperienza innovatrice e di grande visione. Come imprenditore ha progettato Milano due, un quartiere moderno, nello sport, prima con il Milan poi con il Monza ha creato sogni e li ha realizzati. Come editore e nelle telecomunicazioni ha fatto grandi cose, ha inventato un modo nuovo di fare televisione. Come politico ha gettato le basi dell’attuale centrodestra liberale, oltre gli opposti ed estremi schieramenti politici di destra e sinistra».

D. Può descriverci brevemente il cambiamento apportato da Berlusconi alla politica italiana?
R. «Grazie a Berlusconi si è dato apertura al liberalismo, ad una politica per la società, per le professioni, per le competenze. Non una politica autoreferenziale. Non una politica di cui per la casta, ma al contrario una politica per chi è capace, una politica aperta al mondo femminile».

D. Quali sono stati, a suo avviso, i criteri principali della sua azione politica?
R. «Berlusconi è riuscito a captare le reali esigenze della società civile. Ha interpretato i valori europeisti, atlantisti, liberali e moderati. Ha saputo tradurre i valori della tradizione cristiana in ambito politico, mettendo l’individuo sempre al centro del suo pensiero e della sua azione.
Lo Stato al servizio dei cittadini e non il contrario. L’uomo deve essere libero di potersi esprimere con i propri talenti, capacità ispirazioni, lo Stato deve supportarlo e incoraggiarlo, non ostacolarlo».

D. Berlusconi si definiva un liberale. Il suo ideale politico, secondo lei, rispecchiava veramente la sua identità? Ha compiuto davvero una “rivoluzione” liberale in questo paese?
R. «Berlusconi era un liberale a tutto tondo, ha messo l’uomo al centro. La libertà sopra tutto. La realizzazione dell’individuo come espressione prioritaria. Pur nell’attenzione verso i più disagiati. A tutti vanno offerti le stesse possibilità. La rivoluzione liberale di Forza Italia non si è mai fermata e dura ancora oggi, anche nel Governo attuale. Sarà compito di questo Governo proseguire la sua rivoluzione liberale».

D. A suo parere, come è cambiata la politica italiana durante la sua gestione rispetto agli anni precedenti?
R. «La Politica italiana? Come è cambiata? Credo sia evidente! Ora esiste un vero centro destra! Ora esiste un vero percorso di libertà».

D. La sua vita politica è stata contrassegnata da vicende giudiziarie continue. Qual è la sua valutazione in merito?
R. «La sua vicenda personale è stata caratterizzata da una persecuzione giudiziaria molto accanita. La politica non lo ha contrastato sul piano politico, ma su quello giudiziario. La magistratura ha cercato di delegittimarlo e disintegrarlo anche laddove mancassero i riscontri oggettivi. Ne sono prova le numerose assoluzioni».

D. Secondo il suo punto di vista, i successori di Berlusconi appaiono in grado di sostituirlo degnamente ai vertici di Forza Italia?
R. «Berlusconi è riuscito sempre a mettere al centro gli interessi generali difronte a quelli particolaristici del proprio partito. Anche nella coalizione attuale hanno sempre prevalso gli interessi di tutto il centrodestra. Con Berlusconi si è inaugurata una stagione politica veramente liberale e garantista, di ispirazione moderata, aperta al confronto con l’alleato e l’avversario».

D. Quale prospettiva politica manterrà Forza Italia dopo la sua morte?
R. «Forza Italia dovrà restare compatta. Diventa importante seguire il suo percorso. Siamo tutti cresciuti con gli insegnamenti del Presidente, insieme li porteremo avanti».