Il rimedio Pine lavora su un aspetto tanto complicato quanto comune: il perdonarsi.
Bach ha scelto il pino silvestre come rimedio per imparare a volersi bene. Come mai proprio questo albero? Guardiamo insieme le sue caratteristiche… .
Nonostante la sua altezza gli bastano sette (7) litri di acqua al giorno per sopravvivere, il che è davvero poco. Questo fa sì che la sua corteccia sia scarna, come se non gli importasse di avere grandi risorse idriche (che simboleggiano “l’amor proprio” in chiave bachiana).
Anche le sue foglie sono particolari, l’avete notato no? Hanno una forma ad elica, si avvitano su sé stesse. Questo vuol dire che ha una visione distorta dell’amor proprio… di nuovo. Inoltre quando cadono fanno “pulizia” del sottosuolo e questo permette ad altre piante di crescere: fa da spazzino. Come se sentisse il bisogno di dover porre rimedio ad un suo tratto, che è appunto quello di perdere gli aghi.
Ricordiamo che ogni pianta scelta da Bach corrisponde ad una particolare personalità. Quindi che personalità è quella che ha bisogno di porre rimedio ad un suo tratto? Esatto! Quella che si sente in colpa per come è.
Pine lavora su questo: sullo smettere di espiare le proprie colpe. Che poi…le chiamiamo “colpe” perché vissute così, non perché ci sia effettivamente stato un peccato da dover espiare.
Chi vive in uno stato Pine (che di solito nasce quando si è piccoli) prova:
_ paura della punizione se prova ad autoaffermarsi;
_ poco amor proprio perché si sente indegno;
_ il bisogno costante di chiedere sempre scusa.
Ebbene sì, ragazzi. Il proprio giudice interiore non lascia scampo quando Pine domina in noi. Di solito il dittatore che non si è riusciti ad essere da piccoli lo si è introiettato e scagliato contro noi stessi. Ricordate Thackery Binx del film Disney Hocus Pocus? “La sua punizione non sarà la morte, come lui pensa… Sarà costretto a convivere con la sua colpa”.
Il giovane condannato a vivere sottoforma di gatto nero dalle sorelle Sanderson per aver osato introdursi in casa loro per salvare la sorellina. Vive trecento anni in questo stato di espiazione per non essere riuscito a salvarla, senza riuscire a perdonarsi: esempio lampante di Pine.
Ecco quindi che Pine insegna ad amarsi e ad accogliere l’errore senza martoriarsi. E tu riesci a volerti bene e a non autosabotarti o ti serve Pine che te lo insegni?
Per informazioni Valerio Cerchiai – Floriterapeuta & Massaggiatore Sportivo 3382384847