Le Elezioni Politiche 2022 hanno ufficialmente decretato la vittoria del centro destra con l’affermazione di Fratelli d’ Italia, un partito capace, in meno di dieci anni, di conquistare il 26% dei consensi.
Su questo risultato, quasi scontato per l’opinione pubblica, abbiamo rivolto le nostre domande al senatore Manfredi Potenti.
D. Senatore Potenti, ritiene che il risultato ottenuto dal centro destra abbia superato le sue aspettative?
R. «In un momento di gravi incertezze sociali ed internazionali la forza della coalizione di centrodestra è stata rappresentata dal mantenimento di un assetto idealmente ben identificato ed apprezzato dall’elettorato, in specie per la qualità dei suoi amministratori locali».
D. In queste elezioni politiche numerosi cittadini di centrosinistra hanno sostenuto il centro destra.
R. «Confermo. Ne è la prova la mia elezione, avvenuta in territori che per anni sono stati ostili alla Lega ed al centrodestra. Oggi, in molti dei comuni del collegio, tanti cittadini hanno premiato la coalizione ed hanno espresso la loro fiducia nella mia persona poiché, legata alla comunità locale».
D. Quali speranze ha suscitato in loro la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega?
R. «Certamente la coalizione di centrodestra è stata individuata come l’unica concreta risposta utile al superamento di una fase di asfissia politica determinata dalla presenza di un governo, oggi uscente, sostenuto da maggioranza anomala».
D. Ritiene che il centrodestra sia il portavoce della piccola media impresa e dei ceti meno abbienti?
R. «Se per la media impresa non vi erano dubbi circa la capacità del centro destra di intercettarne la simpatia politica è oggi più chiara la presenza di consenso anche in aree ex industriali, più sofferenti, od in centri urbani come Livorno, ove solo in pochi seggi il centrosinistra riesce a prevalere».
D. Quali provvedimenti immediati dovrà adottare il nuovo governo?
R. «Riteniamo urgente un intervento calmiere sui rincari elettrici per famiglie ed imprese. Poi auspichiamo rapida introduzione di “quota 101” in ambito pensionistico, la detassazione di premi e straordinari di lavoro, una pace fiscale tombale sui carichi ex Equitalia e l’estensione ai redditi fino a 100.000 euro della flat tax» .
D. Ritiene che la coalizione di centro destra mantenga la sua compattezza e coesione anche nel caso in cui si dovesse formare una forza politica puramente centrista composta da PD, Azione e Italia Viva?
R. «Mentre la sinistra improvvisa e perde tempo in alchimie che potranno produrre solo progetti “Frankenstein”, il centrodestra ha coltivato per anni identità ed esperienze di amministrazioni locali con le cui gestioni sono cresciute generazioni di amministratori in grado di guidare il paese ed il prossimo governo senza dover temere i movimenti di una sinistra oggi indebolita e priva di programmi credibili».
D. In politica internazionale come pensa che la compagine di centro destra possa affrontare la questione della guerra e dell’energia?
R. «L’Italia deve tornare al centro della politica diplomatica internazionale superando la triste pagina dell’amministrazione Di Maio al dicastero degli Esteri».