E’ un itinerario di 2,5 km, con un dislivello in salita di 270 metri, sull’antica via di comunicazione pedonale tra Pescia e Uzzano.
Il tratto più caratteristico è rappresentato dall’Erta, l’ascesa finale su selciato verso la Porta Nuova di Uzzano, che offre incantevoli panorami su Pescia, la Valleriana e la Valdinievole.
L’escursione, indicata come sentiero CAI 49, è parte della Terza Tappa del Cammino di San Jacopo che, nelle sei tappe accomunate dal culto del Santo, unisce Firenze a Livorno; la terza conduce appunto da Pistoia a Pescia. Il simbolo distintivo di questo percorso prettamente spirituale è rappresentato dalla conchiglia gialla che riconosciamo sul selciato o ai lati di questo.
Alcune chiese pesciatine, tra cui la Cattedrale, San Michele, Santo Stefano e San Francesco, oltre alle due di Uzzano Castello, possiedono dipinti del pittore uzzanese seicentesco Alessandro Bardelli che dipinse prevalentemente in Valdinievole.
Nelle Chiese di Pescia: in San Michele si trovano il San Benedetto, la Vergine Annunciata, l’Angelo Annunciante e l’Arcangelo San Michele che trafigge il Diavolo; in Cattedrale: il Battesimo di Cristo; in S. Stefano e Niccolao: Tobiolo che ridona la vista al padre; in Sant’Antonio Abate: Crocefissione con i SS. Antonio e Paolo.
Ha anche realizzato l’immagine che fa da cornice al duecentesco San Francesco del Berlinghieri; questa per alcuni secoli avrebbe coperto sia la firma sia la data di esecuzione, determinando errori di attribuzione. Dipinse, inoltre, nelle chiese di Borgo a Buggiano, Altopascio e Uzzano.
Possiamo pertanto ritenere questo percorso il collegamento culturale ideale tra le due cittadine. Inoltre nella Chiesa della Madonna del Canale si trova un affresco quattrocentesco che raffigura, vicini l’uno all’altra, il borgo arroccato di Uzzano e uno scorcio di Pescia.
—> Dalla Cattedrale di Pescia si giunge alla Porta Fiorentina e si procede lungo l’adiacente Via Mulattiera per Uzzano, l’antica Strada Comunale di Uzzano, sotto la quale corre interrato il Rio Fettarappa. Si sale su un lastricato, talora coperto da erba e rovi e delimitato da un basso muro a pietra.
Tra i canneti e gli ulivi ammiriamo il panorama della città: Colleviti, il quartiere del Duomo, il Convento di Castello, le Tre Cupole, Monte a Pescia e Santa Margherita. Superiamo gli uliveti dell’Istituto Tecnico Agrario e, salendo i terrazzamenti, si giunge sulla strada asfaltata, Via dei Colli per Uzzano, e si raggiunge il Rio Furicaia, che superiamo sul nuovo ponte, mentre il caratteristico antico ponte in mattoncini è visibile poco sopra.
Percorriamo poi il lastricato a sinistra seguendo le indicazioni per il sentiero 49 e giungiamo sulla via asfaltata. Da questa sulla destra origina una deviazione, un selciato ben conservato e molto ripido, l’Erta che ci conduce alla Porta Nuova, sormontata da un’antica margine. Entriamo nel paese e percorriamo prima Via Garibaldi e poi Via Alessandro Bardelli; in seguito saliamo l’Erta dello Scarpellino e la Scala Santa, giungendo quindi alla Chiesa dei Santi Jacopo e Martino. Il piazzale antistante offre uno stupendo belvedere.
A poche decine di metri si trova la Chiesa della Madonna del Canale o della Madonna di fuori, costruita nel 1600, fuori dall’abitato, su un’antica marginina stradale. Dalla chiesa originano due itinerari: sulla destra nasce il lastricato di Via Madonna del Canale, l’antica Comunale della Madonna del Canale, continuazione del sentiero 49, diretto ai Pianacci; sulla sinistra, invece, origina la Via di San Luca, la vecchia Comunale di San Luca che conduce alla Villa delle Cento Stanze, a Lastrucce e poi sale ai Pianacci oppure scende a Speri.
In tal modo si crea un anello tra la Via di San Luca e la Via dei Pianacci che parte e arriva alla Chiesa della Madonna del Canale.
Villa delle Cento Stanze o Villa Fettarappa: di fine ‘800, situata sul Poggio di Sant’Anna. Disabitata da almeno cinquant’anni, adesso diroccata e saccheggiata. Fu la dimora del Generale Carlo Fettarappa Sandri, torinese, Commissario Prefettizio di Pescia dal novembre 1943 al gennaio 1944, quando lasciò perché richiamato nell’esercito repubblichino. Egli aveva dimostrato grandi capacità e umanità verso la popolazione di Pescia. Una leggenda sulla Villa narra che una stanza appariva e scompariva cosicché il numero delle stanze variava da 100 a 101. Sulle pendici ovest del colle, in prossimità della Cappella annessa alla Villa, nasce il Rio Fettarappa che, oltrepassata la strada asfaltata di Via dei Colli per Uzzano, corre interrato, passando anche sotto la Porta Fiorentina, per sfociare poi nel fiume.
Maggiori informazioni sono contenute nel libro “Escursioni a Pescia e in Valleriana”.