Chi è per noi telespettatori Katia Svizzero? È la dolce e bella annunciatrice e conduttrice che dal calar degli anni Ottanta ci accompagna dalle reti Rai. È una donna poliedrica dal tratto sempre giovanile, capace di conquistarsi l’ammirazione e l’affetto del pubblico per la sua squisita professionalità.
A Katia Svizzero abbiamo rivolto le nostre domande.
D. Sig. Svizzero, ci può parlare un po’ della sua vita professionale?
R. «Ho iniziato a lavorare in TV a sei anni con i caroselli. Accompagnando mia madre (modella pubblicitaria) ad un carosello, mi fecero un provino per interpretare “Alice nel paese delle meraviglie” nel carosello Budino Lombardi andò bene e mi presero. Seguirono tanti altri caroselli, spot pubblicitari fino a quando a 13 anni debuttai in Rai con un programma che si intitolava “Foto di gruppo con un signore” accanto a Gianfranco Funari. Subito dopo mi scelsero per lo sceneggiato “Il Paganini” dove interpretavo la sua più giovane amante. Sempre nel 1977 Sandro Bolchi mi scelse per un altro sceneggiato “Manon Lescaut” con Monica Guerritore.
Vito Molinari in quel periodo cercava una attrice-cantante per una commedia musicale dal titolo “una bella domenica di..” che ebbe un gran successo.
Di lì a poco cominciai a presentare programmi “Prossimamente” programmi per sette sere, programmi musicali e altro.
Nel 1980 la Fonit cetra mi chiese di cantare la sigla del cartone animato dell’ “Apemaia”. Ebbe molto successo così ne incisi tre: “L’Apemaia”, “L’Apemaia va” e “L’ Apemaia in concerto”.
Incisi anche la sigla di Fresco Fresco, un programma Tv di Rai 2 che si intitolava “Con semplicità”. E dopo varie esperienze Tv, radiofoniche e doppiaggi incontrai il mio attuale marito che mi fece venire voglia di mettere su famiglia facendo un lavoro più tranquillo, così pensai di fare l’annunciatrice. Cominciai con le sostituzioni e pian piano fui assunta a tempo indeterminato, era il 1991. Sono ancora in Rai, dopo che il nostro settore è stato smantellato ho condotto una rubrica cinematografica con Pino Strabioli a Rai tre per vari anni nel suo programma, “Cominciamo bene prima” poi ho condotto “Mamme in blog”. A Rai Ragazzi, su Rai Yoyo e Rai Gulp mi sono molto divertita come regista di servizi esterni in un programma sul cinema dal titolo Ciak Gulp. Ora sono alla Pubblica Utilità dove mi occupo delle audiodescrizioni e spikeraggi».
D. Può raccontarci qualche episodio dei suoi anni più brillanti?
R. «Una cosa carina che ricordo con piacere è quando scrissi una canzone che interpretai insieme a due mie care colleghe-amiche Ilaria Moscato e Peppi Franzelin, si intitolava “Telecomandaci”, invitava i telespettatori a seguire i programmi Rai. Divenne la sigla di “La Rai che vedrai”. Ci divertimmo molto! Organizzai qualche anno dopo due “Carramba che sorpresa” con la Carrà. Rosanna Vaudettiandava in pensione e le facemmo fare l’ultimo annuncio a sorpresa e l’altra a Ilaria Moscatoche aveva adottato un bimbo in Paraguay, furono esperienze indimenticabili!».
D. Cosa ha significato per lei appartenere alla rosa storica delle “signorine buonasera” della Rai?
R. «Appartenere alla rosa storica delle signorine buonasera è stato meraviglioso perché con i nostri importanti annunci ( io feci quello delle torri gemelle con due minuti di silenzio, oppure l’annuncio della morte di grandi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, io feci quello di Agnelli, Alberto Sordi…) faremo parte della storia della Tv italiana».
D. Ritiene che i cambiamenti verificatisi nel mondo televisivo abbiano portato maggiore qualità?
R. «A mio avviso la Tv è lo specchio della società quindi se oggi la Tv non è sempre interessante o più urlata credo dipenda proprio dalla società che richiede un tipo di intrattenimento diverso. Anche se spesso, a mio avviso si potrebbe andare controcorrente, ma è molto complicato quando si rincorre l’audience».
D. Per quale motivo interruppe la sua esperienza di cantante visto il clamoroso successo riscosso con la canzone l’Apemaia?
R.«Come ho già scritto, la mia carriera di cantante è stata breve (pur amando il canto più di ogni altra cosa, ancora oggi prendo lezione di canto, è la mia grande passione) perchè in quel periodo interpretavo canzoni per bambini e poco dopo attraverso una selezione, ho avuto la possibilità di entrare in Rai come annunciatrice, quindi ho lasciato perdere. Ma appena posso, canto!».
D. A quali colleghi è particolarmente affezionata?
R. «Ero molto legata a Fabrizio Frizzi, ho lavorato molto con il fratello Fabio direttore d’orchestra in alcuni programmi Tv dove cantavo (Bella d’Estate) e (Chi tiriamo in ballo) e Fabrizio, persona umanamente straordinaria, e grande professionista, appena poteva mi coinvolgeva per cantare insieme (anche lui adorava cantare). L’ultima volta che lo vidi mi disse che aveva chiamato la figlia con lo stesso nome della mia, Stella. Un uomo meraviglioso!
Naturalmente sono molto legata anche alle mie colleghe, in modo particolare a Rosanna Vaudetti, Maria Giovanna Elmi e Ilaria Moscato che periodicamente vedo e sento con grande gioia!».
D. Se le fosse affidata la realizzazione di un programma televisivo, quali tematiche le piacerebbe trattare?
R. «Se mi fosse affidata la realizzazione di un programma vorrei trattare problemi di alimentazione, alimentazione sana, mia grande passione, per cercare di mantenersi in forma naturalmente con del buon cibo sano! Un altro argomento interessante che tratterei è la famiglia, il valore della famiglia e degli affetti che a parer mio sono indispensabili!».