Home ALESSANDRA BUTELLI Il rituale della felicità | Alessandra Butelli

Il rituale della felicità | Alessandra Butelli

Chi siamo, dove andiamo ma, soprattutto, che cos’è la felicità? Da sempre l’uomo si interroga su domande esistenziali destinate a rimanere senza risposta, ma… Cosa vuol dire essere felici?… o meglio TU SEI FELICE?

Chissà quante volte te lo sei chiesto in una pausa di riflessione o la mattina mentre ti lavi il viso di fronte allo specchio. Ti avvicini, metti gli occhiali e noti che la ruga in mezzo alla fronte si vede un po’ di più dei giorni scorsi ma, se ti allontani, si nota meno e nel complesso forse non si nota affatto, allora pensi che quella ruga è tempo vissuto e DEVE far parte di te e ne sei felice. Questo è quello che faccio anch’io ogni mattina. Poi salgo in macchina e nel tragitto casa-scuola ascolto Radio Subasio, la mia preferita con musica italiana, e neanche a farlo apposta, passano I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA…ma alla radio sapevano che ho guardato le rughe allo specchio??

Immediatamente quella canzone di Renato mi riporta alla memoria il ricordo dei cinquant’anni di matrimonio di Sergio e della Luciana, a quella festa organizzata insieme a mia sorella Paola e ai nostri figli per festeggiare la loro vita in comune, tra alti e bassi, come in tutte le famiglia, ma pur sempre uniti e, mentre scorrono le immagini proiettate sulla parete del ristorante della nostra famiglia, dalle casse esce quel sottofondo musicale che accompagna commenti e lacrime di FELICITA’, e anch’io sono felice e canto.

Eccomi a scuola alla ricreazione, due bimbi, maschietti, si avvicinano con una busta rossa dicendomi “QUESTA E’ PER TE”…la apro e leggo “CARA MAESTRA  ALESANDRA IN QUESTI  CINQUE TRASCORSI IN SIEME AI FATTO PER NOI VIRAMENTE T ANTO, SCUSA SE TI ABBIAMO FATTO ARABIARE E SPESSO NON TI ASCOLTIAMO. TI CHIEDAMO SCUSA”, infrango il covid e li abbraccio e sono felice.

Tornando a casa, a metà della mia strada, vedo due dei miei gatti attraversare ed entrare sotto il portico mentre il cancello automatico si sta aprendo e, poi più da vicino anche Cindy, la nostra cagnona, spunta con i suoi occhioni da dietro il vetro della sala, appoggiata con le zampe sul termosifone e segue le manovre che faccio per entrare…hanno riconosciuto tutti il rumore ormai familiare della macchina e mi sono venuti incontro…e sono felice. Torna Simone da scuola con il pulman e tutto contento mi dice che ha preso la sufficienza a inglese…lui è contento finalmente e io sono felice.
Ecco che esce il sole nel pomeriggio dopo una mattinata un po’ bigia, così esco sul terrazzo e osservo i miei gerani ancora in fiore, e il vaso giù nel prato, vicino al muretto, che stava morendo alla fine dell’estate, ora è pieno zeppo di margherite gialle…e sorrido perchè sono felice.

Dopo cena arriva l’attesa camminata con Cindy, destinazione parco rimesso a nuovo dietro San Francesco, illuminato a giorno con i lampioni nuovi e con i suoi vialetti, i giochini dei bimbi, le panchine un po’ umide e le panche intorno ai tavoli di legno. Facciamo il giro con Cindy, qualche fermata d’obbligo, e in quella pausa “corporea canina” mi soffermo a guardare le sfumature verdi dell’erba, un po’ lunga, pensando che forse andrebbe tagliata, ma anche no, sparirebbero i fiorellini sparsi qua e là che rendono quel posto quasi fiabesco…lo guardo nell’insieme mentre il vento scompiglia un po’ i capelli , nel silenzio interrotto solo da un allarme che suona e un cane che abbaia da lontano e sorrido perchè sono felice.

E’ arrivato il momento di andare a letto: tiro su le coperte per coprirmi e prima di chiudere gli occhi, ripenso alla giornata trascorsa, qualcosa che è andato storto ma è successo e terminato, poi il voto sufficiente, le margherite gialle, l’erba, il vialetto…ahh dimenticavo uno squarcio di luna dietro le nuvole…sono finalmente sdraiata, soddisfatta e sono felice, posso dormire.

Ma allora cos’è la FELICITA?
Molti pensano che possedendo molto e con un ingente conto in banca si può essere felici, ma non sempre è così. Purtroppo la maggior parte delle menti delle persone è impegnata in preoccupazioni (spesso e volentieri economiche, poi estetiche in senso lato) e si dimentica della bellezza delle cose semplici, di godere del presente. Non assapora il processo. In effetti la felicità è un percorso, non un obiettivo da raggiungere una volta per tutte.
La felicità è uno stato emotivo più profondo da far emergere e perchè avvenga ciò, dovremmo avere una eccellente conoscenza, rispetto e amore verso noi stessi. Per poter essere felici occorre un ambiente che favorisca il suo emergere, quindi occorre vivere in un clima interiore di serenità e calma. E’ difficile, sì, ma non impossibile!

Potremmo intendere la felicità come la realizzazione dei nostri desideri più profondi. Ovviamente se non abbiamo una visione chiara di ciò che siamo e di ciò che desideriamo non riusciremo mai a trovare la felicità; dovremmo quindi accontentarci di sentimenti simili ma non interscambiabili quali: serenità ( le margherite gialle ), soddisfazione ( il pensiero della sera prima di dormire ), gioia (la visione d’insieme del mio viso-nonvedorughe ), contentezza ( il biglietto rosso dei bimbi a scuola ), allegria ( cane e gatti che ti vengono incontro ), euforia ( il vento della sera d’autunno che ti scompiglia i capelli )

Vivere una vita felice si pùò, dipende da noi e dalla nostra voglia di viverla. Dopo tanti corsi di crescita personale e con la lettura di alcuni libri ho acquisito diverse modalità di vita, come suggerimenti che ora condivido con voi, suggerimenti diventati per me ABITUDINI: Alzati presto con il rituale del mattino, visualizza la giornata, mangia in modo sano e variegato, realizza i tuoi sogni, sorridi, circondati di belle persone, prendi del tempo per te, medita e ascolta musica, credi in te stesso, impara qualcosa di nuovo, dai-ricevi e sii grato, fai ciò che ami e ama ciò che fai e festeggia i tuoi successi.

Ogni giorno non preoccuparti troppo di quello che devi fare e troppo poco di quello che dovresti essere: FELICE, ad esempio” … dice Antonio Curnetta, mentre Benigni ci spinge a …”cercare la FELICITA’, tutti i giorni, continuamente, perchè è lì, ce l’hanno data in dote a tutti ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosta troppo bene da non riuscire a trovarla…ma dobbiamo cercarla fino all’ultimo giorno della nostra vita…”
BUONA VITA FELICE!