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QB | Rosy Gianneschi

Sale e Pepe QB, cioè Quanto Basta…si legge nelle ricette di cucina.

Ma Quanto è o deve essere questo Quanto Basta per non sbagliare e non fare una minestra insipida oppure così acuta da rendere anche il più audace commensale felicemente inappetente?

Questa storia del QB mi fa dunque sprofondare nel dubbio e nell’inquietudine, sempre più convincendomi che sbagliare in casi come questo è veramente un attimo, e rimediare è altrettanto difficile perché aggiungere degli ingredienti in un secondo momento (cioè quando “la pappa l’è cotta”) non è mai cosa buona e giusta e togliere i sapori di troppo ed allungare il brodo ho idea che non sia parimenti produttivo.

E se dalla cucina ci si sposta nelle stanze della vita questo QB diventa veramente un dramma, un dilemma, un rompicapo ed una sfida capire dove poter serenamente arrivare e dove invece fermarsi, abbondando a piene mani oppure frenando le briglie e tirando tante di quelle corde che ora non ne ho neppure io idea.

E allora:

– QB in Amore: abbondare all’infinito in abbracci calorosi ed in baci con lo schiocco;

– QB in Salute: abbondare fino alla noia nell’augurio perenne di buona vita;

– QB in Serenità: abbondare all’infinito nelle gioie di ogni giorno, trasformando ogni piccolezza in oro;

– QB in Odio ed in Egocentrismo: ridurre drasticamente a zero, anzi sotto zero, ogni moto d’ira (anche virtuale, perché conta anche il pensiero), congelando la brama di protagonismo ed ogni forma di egoismo;

– QB in Alterigia: di questa non ne serve neppure un pizzico, proprio no, l’Alterigia non è contemplata fra gli esseri che amano farsi chiamare umani;

– QB in Emozioni: abbondare senza freni e senza limiti nella sana e spontanea manifestazione dei sentimenti del cuore (sentimenti dei quali mai bisogna aver paura).

 

E via così, in questo sconfinato mare magnum, in questo ordine apparente di idee frammisto al caos,  in questo mondo dove il Sale ed il Pepe in fondo in fondo siamo Noi, più ci penso e più mi convinco di questo (siamo Noi che facciamo e che possiamo fare la differenza).

 

Ma quando dunque può dirsi che questo QB sia abbastanza? Fino a quando potremo continuare a condire a proprio piacimento la nostra vita, aggiungendo e togliendo, insaporendo di gusto od alleggerendo il sapore, cucinando un giorno pietanze succulente ed un altro giorno portando in tavola solo cibi light… . E fino a quando saremo noi (se mai fino ad ora lo siamo stati) l’unico cuoco di questa cucina? E quando da cuochi indaffarati diventeremo meri spettatori e semplici (ma pur sempre critici) commensali?

Il Quanto Basta mi ha dato alla testa, mi ha fatto andare in tilt, rimbalzo velocemente da una riflessione all’altra come la pallina di un vecchio flipper senza giungere ad una conclusione…ma queste righe ormai hanno raggiunto il QB, il limite massimo di sopportazione per il lettore, che invito comunque a munirsi di Sale e di Pepe per farcire al meglio la propria vita.

E Buon Appetito…