Vittoriano è titolare della 01 Informatica e socio del Lions Club Pescia.
1_ Tecnologia e LIONS Club in tre parole chiave…
“Vicinanza, Servizio e Comunicazione”, ecco le mie tre parole – chiave. Vicinanza perché la pandemia ha cambiato in modo indelebile le vite di tutti noi, sia per i pietosi lutti che che i cambiamenti forzati, repentini e radicali nelle nostre abitudini quotidiane. Essere costretti in casa durante il lock- down è stata una sfida, e proprio in un momento così difficile siamo stati stimolati ad imparare ed a scoprire cose nuove, anche se ostiche. La tecnologia è stata fondamentale nel delineare un nuovo stile di vita: i giovani certamente non hanno avuto problemi nel comunicare. Estremamente diverso è stato invece l’approccio per le persone più mature: solo un numero ristretto era abituato ad adoperare certi“misteriosi strumenti”. Dunque, i ragazzi si sono ritrovati “docenti” dei propri genitori e dei propri nonni, pronti ad aiutare per fare acquisti online, prenotare visite mediche e far partire le indispensabili video- chiamate con amici e parenti lontani, con una singolare inversione di tendenza: sono stati infatti i giovani ad insegnare agli anziani, e non viceversa! La didattica a distanza ci ha mostrato un’alternativa, a mio avviso, complementare ma non sostitutiva delle lezioni tradizionali in aula. I ragazzi sono stati spronati alla maggiore responsabilità organizzativa, ad imparare a gestire meglio il tempo e a ridurre il gap con i coetanei di altri Paesi già abituati ad usare la tecnologia come parte integrante del sistema educativo. Purtroppo a farne le spese sono stati i rapporti umani.
Servizio e Comunicazione: anche noi soci Lions, nonostante le evidenti difficoltà dei primi momenti, abbiamo reagito riuscendo ad incontrarci ugualmente seppur in forma virtuale attraverso computer, tablet e smartphone, potendo così continuare la nostra vita di associazione con congressi, riunioni, assemblee, consigli e quant’altro necessario per l’operatività della nostra missione: in questo modo, grazie alle moderne tecnologie, siamo potuti concretamente arrivare dove c’è stato bisogno, realizzando tanti services, nonostante l’emergenza sanitaria in corso”.
2_ La Tecnologia oggi è al servizio di…
“La Tecnologia è sempre stata parte integrante della vita dell’uomo, facendo fronte alle sue primarie necessità in ambito medico e assistenziale, nonché nei settori della sussistenza economica, dell’agricoltura, della ricerca, etc… . La Tecnologia ha dunque assunto un ruolo primario di natura sociologica e culturale, condizionando comportamenti e stili di vita, l’economia, gli scambi commerciali, proiettandosi nel nostro futuro con l’obiettivo di poter migliorare anche l’ambiente in cui viviamo.
Anche noi Lions abbiamo applicato molto da vicino la Tecnologia, per esempio con il service “Arriviamo al cuore di tutti”, per far sì che la telemedicina possa consentire consulti medici immediati anche da posizioni svantaggiate ed intervenire a distanza per salvare una vita. Guardando le ultime Paralimpiadi ben si comprende l’altissimo livello raggiunto nella ricostruzione degli arti. Anche i mezzi di trasporto con la guida automatica o semiautomatica e le catene industriali interamente indipendenti dalla mano dell’uomo sono un esempio di come la Tecnologia, insieme all’informatica e alla robotica, se utilizzate correttamente, possano dimostrarsi fonte di benessere per la comunità.
Di questo “nuovo mondo”, così positivo e affascinante, dobbiamo comunque aver chiara consapevolezza anche sui tanti aspetti negativi che può comportare. L’uomo infatti può utilizzare la Tecnologia anche in modo drammaticamente sbagliato, abusandone e causando catastrofi in ogni ambito, come nelle attività umane, alterando profondamente il funzionamento globale, spesso fornendo l’alibi di vantaggi solo apparenti”.
3_ Vittoriano, oggi si comunica soprattutto per immagini: le parole sono davvero destinate ad essere dimenticate?
“Oggi viviamo davvero nella società delle immagini; la comunicazione è sempre più veicolata attraverso fotografie, illustrazioni, ideogrammi e segni grafici. Il confine è sempre più sottile tra illustrazione e fotografia. Le tecniche digitali hanno invaso il campo tradizionale e grazie ad esse si possono realizzare meraviglie. La progettazione di un’immagine ha come scopo il poter veicolare un messaggio destinato a diversi obiettivi: informare, raccontare, recuperare, vendere, dissuadere, sedurre ecc…Visualizzando un’immagine, vengono attivate funzioni psichiche interpretate in base alle nostre esperienze precedenti e ad eventi connessi. Colleghiamo concetti, sensazioni e pensieri in un vero e proprio bagaglio emozionale che viene richiamato quando ricordiamo o rivediamo una certa immagine. Le immagini non potranno comunque mai sostituire integralmente le parole: l’esperienza soggettiva dipende sempre dal nostro vissuto, da fattori culturali, ambientali, sociali e fisiologici, mentre le parole identificano in maniera chiara e coincisa cosa vuole essere trasmesso. Solo l’unione di parole ed immagini potrà fornirci la massima chiarezza ed il facile apprendimento”.
E rendere forse il mondo finalmente e più facilmente intellegibile, aggiungo io?
Affidando questo amletico interrogativo all’etere, dico un sentito Grazie a Vittoriano, un Grazie reale e non virtuale….