Dal 4 al 25 gennaio è il periodo messo a disposizione da ogni scuola per poter effettuare le iscrizioni all’anno successivo e rappresenta il momento delle decisioni importanti, soprattutto per gli studenti che si trovano a scegliere la scuola superiore per proseguire gli studi. La scelta dell’istituto superiore da frequentare è una delle più difficili da affrontare a questa età, dove sono già iniziate le prime contraddizioni con se stessi e con gli altri. Non sempre infatti i ragazzi hanno le idee chiare su quello che vorrebbero fare da grandi, per cui è facile che entrino in confusione.
Fortunatamente sono già passata in questa fase sia con Matilde che con Simone e i due momenti hanno avuto un diverso risvolto. Con Matilde avevamo a disposizione un libretto esplicativo, consegnato dalla scuola di appartenenza, dove erano riportati tutti gli Istituti presenti sul territorio, con il piano degli studi completo, il monte ore, le lingue da scegliere e gli eventuali sbocchi nel mondo del lavoro o nel proseguo degli studi universitari. La scelta non è stata facile, perchè Matilde, portata per il disegno e le materie artistiche, era attirata da un tipo di scuola come il Liceo Musicale o il Liceo Artistico, scuole molto belle ma che non erano a Pescia. Questo prevedeva prendere il pullman ogni mattina o il treno con destinazione Lucca o Pistoia.
A Matilde però sarebbe anche piaciuto viaggiare da grande così, dopo qualche Open Day offerti dai vari istituti, la scelta è rimasta a Pescia al Liceo Linguistico: tre lingue, con laboratori tenuti da insegnanti madrelingua, e tanto tanto studio. Spesso ora ripensa a quella scelta e anche se ha trovato buoni insegnanti, gli anni non sono stati tutti belli: ci sono stati momenti di fuoco per il troppo studio, alternati a momenti dove la testa era altrove e con qualche materia da recuperare. Fortunatamente i cinque anni sono volati e sono terminati con la prova delle tre buste, che l’hanno messa alla prova con successo! Ora che è al secondo anno universitario riguarda spesso i video in cui, con le compagne di studio, ha radunato tutti i momenti più belli da ricordare con un sottofondo musicale da lacrimuccia. Scelta universitaria diversa dal liceo ma che si riallaccia alla sua passione artistica, “Industrial Design”, ed è veramente brava e felice della scelta.
E andiamo a Simone…la scelta ha avuto un “parto” più difficoltoso vista la sua propensione allo studio e non solo…i maschi sono più complicati.. loro sì che non hanno le idee chiare. Mamma mia quante discussioni, decisioni, ripensamenti e Open Day abbiamo frequentato…in ognuno trovava i pro e i contro e mandava in confusione anche me. Così insieme a Matilde abbiamo cercato di ragionare e di fargli capire che, probabilmente la scelta migliore doveva ricadere su un Istituto che, alla fine dei cinque anni, gli dava la possibilità di avere già un lavoro che gli piacesse: Istituto Alberghiero Martini a Montecatini. Ecco, la scelta giusta, quanti progetti, pensa Simone… possiamo aprire poi un ristorante, una pasticceria con Matilde che suona il pianoforte, un bar…insomma le scelte erano tante …e anche i sogni. Siamo al secondo anno e siamo ad un’altra scelta dopo il biennio…ha scelto: sala e bar e…incrociamo le dita.
Quindi, come vedete non è facile nemmeno per noi genitori perchè, anche se la scelta è dei figli, noi dobbiamo fare da supporto ed aiutarli, tenendo presente alcune considerazioni, se posso dare dei consigli: 1- assecondare interessi e abilità, evitando scuole dove ci possono essere materie un pò indigeste; 2- non avere paura di frequentare scuole considerate minori perchè professionali, occorre tener presente il mondo del lavoro e quello che può offrire una scelta al posto di un’altra; 3- dialogare con i genitori per chiedere spiegazioni e confrontarsi, a volte un diverso punto di vista da una persona che ti vuole bene può aiutare il giovane disorientato; 4- non fare scelte che fanno gli amici, che può essere di aiuto per i primi tempi nell’affrontare la nuova scuola, ma poi i ragazzi faranno sicuramente nuove amicizie, come è successo sia a Simone che a Matilde.
Bene, questo è quello che mi sento di dire a te genitore che leggi: non pensare che se tuo figlio sceglie un istituto tecnico o professionale verrà considerato meno di un compagno che sceglie un liceo per studi linguistici e umanistici. Tieni conto delle sue abilità e dei suoi interessi ma anche della sua personalità e del suo carattere, non sembra ma contano parecchio; cerca di parlare con lui o con lei rispondendo a tutte le sue domande, anche quelle più ovvie. E ora mi rivolgo a te ragazzo o ragazza che non sai dove sbattere la testa: lascia stare i tuoi amici o le tue amiche, confrontati con i tuoi genitori, fai tutte le domande che ti vengono in mente, anche quelle più disparate o che ti sembrano sciocche, vedrai che loro ti risponderanno e ti aiuteranno a capire, e poi considera quello che ti piace fare e le materie dove sei più in gamba; controlla le scuole e visita gli open day, leggendo tutti gli opuscoli che ti daranno, insieme ai tuoi genitori.
Ed infine, ma non per importanza, FAI LA SCELTA CHE TI RENDERA’ FELICE QUANDO SARAI PIU’ GRANDE e se diventerai uno scrittore, fammelo sapere, sarò lieta di leggere il tuo libro. Buona scelta!