Home SPORT SALUTE E BENESSERE GIULIA BONELLI Sport come farmaco | Giulia Bonelli

Sport come farmaco | Giulia Bonelli

Lo sport fa bene alla salute, tutti dovremmo muoverci, ormai nessuno mette in dubbio questa tesi. Quindi in un certo senso, lo sport è quasi un farmaco. L’Università stessa, la quale si occupa di trattare e approfondire il tema del movimento e dello sport, negli anni ha rinominato il corso di laurea da ISEF (Istituto superiore di educazione fisica) a SCIENZE MOTORIE SPORT E SALUTE. Ma quale è la correlazione tra attività fisica, sport e salute? Diamo alcune definizioni a riguardo.

Con il termine salute si definisce uno stato di benessere fisico, psichico e sociale (WHO, 1948), non solo in assenza di malattia ma soprattutto come concetto di qualità della vita.

Per attività motoria si intende l’attività fisica finalizzata alla prevenzione e al mantenimento della salute e, quando possibile, al mantenimento della forma fisica. E’ evidente come l’attività fisica rappresenti un vero e proprio percorso di cura che non va a sostituire la cura stessa ma concorra con essa al mantenimento di uno stato di benessere e salute di prevenzione primaria e secondaria. La metafora dello “sport come farmaco” dimostra che ci sono studi che hanno portato a galla gli effetti dello sport su alcuni tipi di patologie.

Quando ci alleniamo il nostro organismo (muscoli, ossa, organi) subisce una serie di modificazioni temporanee e permanenti i cui effetti sono molteplici:

  • CUORE, APPARATO VASCOLARE: miglioramento della circolazione sanguigna periferica, della pressione arteriosa e della funzionalità cardiaca, dei reni e arterie. Riduce la morte per cardiopatie ischemiche e attacchi cardiaci (PAFFEMBERGER -42%); 
  • POLMONI: miglioramento capacità ventilatoria e del funzionamento dei muscoli respiratori; 
  • OSSA E MUSCOLI: miglior vascolarizzazione e robustezza delle ossa, oltre che una minor predisposizione a patologie come l’osteoporosi con conseguente aumento della fragilità e predisposizione alla frattura soprattutto di anca, polso e colonna. Per quanto riguarda i muscoli, il tono aumenta, miglior utilizzo degli acidi grassi e utilizza glucosio nel sangue da parte di cellule muscolari (controllo della glicemia); 
  • ORMONI: modificazioni temporanee e permanenti in risposta a stimolo allenante convergenti in una condizione di equilibrio corporeo, definita omeostasi.

Questi sono solo alcuni dei molti effetti migliorativi dell’attività sportiva su organi e apparati. In particolar modo non possiamo non menzionare gli effetti benefici connessi allo sport da un punto di vista psicologico con stress e depressione ridotti.

Prima di concludere vorrei porre l’attenzione inoltre sul concetto di attività fisica come educazione motoria o semplicemente “attività motoria” nei bambini. Lo sport è per queste categorie, dai più piccoli (4-5 anni), ai più grandi dai 12 anni, un vero e proprio connubio di “esigenze formative” importanti per la loro crescita. Spesso si parla sempre e solo di “MOTORIA”  in senso lato, senza mai includere le altre aree di sviluppo della personalità del bambino quale quella SOCIO-RELAZIONALE e quella cognitiva. Ecco che per il bambino è essenziale sperimentare il mondo esterno mediante l’utilizzo del proprio corpo in maniera cosciente e attraverso l’emozione della relazione con i coetanei. Questo per i più piccoli, ma anche per i giovani che praticano attività fisica rappresenta una forma di “FARMACO”, di cura del proprio essere da un punto di vista psichico, sociale e fisico.