Molti ritengono che la nostra generazione sia prettamente maleducata, ignorante e pigra. Ma è giusto generalizzare affermando che i ragazzi di oggi non si occupano di ciò che li circonda? Credo che in questi anni (e sopratutto in questo periodo) sia opportuno differenziare i fatti dai luoghi comuni eliminando lo stereotipo del ventenne fannullone che non sa cosa fare della propria vita. Sono molte le persone attive in ambito sociale, ambientale e politico così come sono molti coloro che non hanno alcuna conoscenza: la differenza sta nella persona, non nell’età. Quanti adulti votano con criterio e quanti invece associano il credo politico al tifo calcistico? Quanti non sanno neppure perché festeggiamo il 25 Aprile e il 2 Giugno?
Quando affermate che la nostra è una generazione di pigri e maleducati avete mai riflettuto su quanti vostri conoscenti sanno davvero gli effetti che questi anni avranno sul nostro futuro? C’è tanto pregiudizio sui millennials e forse poca fiducia ma è sempre stato così. Gli adulti hanno la presunzione di valere di più, come se aver trascorso più tempo in questo mondo desse loro la facoltà di giudicare il giusto e lo sbagliato. Cambierà mai questa concezione? Non è dato saperlo ma una cosa è certa; quello che facciamo lo facciamo per il nostro futuro e non per dimostrare qualcosa a chi vive del passato. Tanto non capiamo niente, siamo solo ragazzi.