Home CARLO PELLEGRINI Luis Vinicio, il calcio, Villa delle Rose e le orchidee di Pescia...

Luis Vinicio, il calcio, Villa delle Rose e le orchidee di Pescia | Intervista di Carlo Pellegrini

Luís Vinícius de Menezes, meglio conosciuto con il nome di Luís Vinício, fu indimenticato attaccante del Napoli sul finire degli anni ’50. Giocò anche nel Bologna e nell’Inter per poi concludere la sua carriera di giocatore nella Lanerossi Vicenza prima di avviarne una altrettanto lunga, quasi 25 anni, da allenatore.

D. Vinicio, quali emozioni avverte per aver scritto pagine importanti del Calcio italiano?

R. Sono giunto in Italia per fare il calciatore e con le mie qualità ho cercato di fare sempre del mio meglio… Dopo una carriera da giocatore mi si presentò la possibilità di fare l’allenatore mettendo così in evidenza le cose che avevo imparato da calciatore e qualche successo lo hanno avuto.

D.Durante la sua straordinaria carriera calcistica, quali sono stati i momenti migliori e quelli poco felici?
R. Sicuramente quando giunsi a Napoli dove nella prima partita di campionato contro il Torino realizzai due goal. Il primo dopo pochi minuti. A Napoli disputai cinque campionati consecutivi e la città mi dimostrò da subito grande affetto.
Il momento poco felice fu quando Helenio Herrera mi volle all’Inter dove, tra l’altro, disputai poche partite segnando soltanto un goal in campionato.

D. Di quali eventi calcistici ha particolare nostalgia?
R. Ricordo con piacere la prima squadra che ho allenato la Internapoli, una squadretta di serie C che mi dette una sensazione buona per poter intraprendere la carriera di allenatore. Ricordo poi il Napoli, la prima grande squadra che ho allenato. Perdemmo lo scudetto nelle ultime giornate del campionato essendo stati battuti dalla Juventus.

D. Numerosi sono i calciatori con i quali ha giocato e altrettanti sono quelli che ha allenato. Di quali si ricorderà sempre?

R. Sono tanti… Giocatori come Burgnich, Clerici, Juliano, La Palma, Bruscolotti sono tutti uomini che non posso dimenticare.

D. Quali ricordi conserva della città di Pescia nella quale trascorreva in ritiro il Pisa da lei allenato?

R. Pescia è una città molto accogliente. A Villa delle Rose dove pernottavamo si stava bene e avevamo instaurato anche un ottimo rapporto amichevole con i proprietari che non ci facevano mancare niente. Pescia era una città dove potevamo trascorrere una buona preparazione precampionato. Ogni volta che ritornavo a casa da Pescia portavo delle orchidee molto belle a mia moglie e le facevano molto piacere.

D. Vinicio, il Calcio è cambiato in meglio o in peggio?

R. Se il calcio ti piace è uno sport molto bello. Noi vediamo il periodo nostro con un occhio speciale. La gente segue il calcio, ma le differenze che ci sono non stanno a me a dirle…