Home ALESSANDRO BIRINDELLI Il fiume Pescia di Pescia 3 | Alessandro Birindelli

Il fiume Pescia di Pescia 3 | Alessandro Birindelli

Nei precedenti articoli abbiamo parlato delle valli che ospitano il fiume, delle sorgenti e dei suoi rami principali; abbiamo poi accennato alle vie storiche e alla viabilità e si è indicata l’origine del nome del torrente e della città; in questo articolo e nei prossimi parleremo invece degli affluenti del Pescia di Pescia, suddividendoli per aree geografiche ed inserendo notizie pertinenti.

 

numero degli affluenti – pendenza e portata annua del fiume Pescia – il Pescia di Pontito e gli affluenti del suo lato orografico sinistro

 

Dalle sorgenti del fiume Pescia fino al Padule, gli affluenti “censiti”, quindi rintracciabili su carta topografica o su Geoscopio Regione Toscana, sono oltre centocinquanta; comprendono torrenti (pertanto con un deflusso incostante e con alternanza di piene violente e portate limitate o talora nulle), rii (piccoli corsi d’acqua sorgiva), forre (corsi d’acqua che scendono in una gola e possiedono pareti verticali e assai ravvicinate a causa della forte erosione del terreno) o fossi (solchi naturali o artificiali destinati allo scorrimento delle acque); la maggior parte dei corsi d’acqua si trova a nord dell’abitato di Pietrabuona ed essi sono ben noti agli abitanti della Valleriana che per secoli li hanno utilizzati per far funzionare mulini, frantoi e altri importanti opifici. Taluni affluenti possiedono più di un nome; talora, invece, uno stesso nome si riferisce a corsi d’acqua differenti: ad esempio il rio S. Giovanni indica sia il rio che termina a Pietrabuona, detto anche rio la Torbola di Fibbialla, sia il rio più a valle, tra Sorico e Speri, nel quale confluisce il rio dei Faicchi; inoltre esistono almeno tre rii Torbola/e (di Pontito, di San Quirico e di Fibbialla), ad indicare la torbidità delle acque in essi contenute; vi sono poi due rii Doccia (anche detti rispettivamente: Folognola, ubicato nei pressi di Calamecca, e Fattucchiaio, che decorre coperto, cioè sottostrada, nel suo tratto di Pescia centro, all’incrocio tra via del Diaccio, via del Pozzetto e via dei Vetturali).

Gli affluenti più grossi e i due rami principali del Pescia di Pescia hanno un carattere torrentizio, un alveo ridotto e un discreto dislivello; il Pescia di Pontito ha una pendenza di circa il 13% che diventa del 5,4% a Ponte di Sorana; anche il Pescia di Calamecca ha una notevole pendenza, il 12%, in particolare alla confluenza con il torrente Lanciolana; mentre dopo Ponte a Coscia la pendenza diventa del 6,6%, la velocità di flusso delle acque è sempre elevata e l’alveo si riduce; a Ponte di Sorana i due rami principali hanno già coperto un dislivello di circa 400 metri; da qui in poi la pendenza scende al 3-4% e si riduce la velocità di deflusso; il letto del fiume si fa più ampio nel centro città mentre a sud di Pescia, nell’attraversamento di Pesciamorta, Chiesina Uzzanese e Ponte Buggianese, l’alveo ritorna ad essere più stretto e diviene serpiginoso finché non è incanalato per giungere in Padule.

La portata annua di acqua calcolata a Pietrabuona è di circa 58 milioni di metri cubi, mentre quella al secondo è mediamente 1,83 con un massimo a febbraio (3,5) e un minimo a agosto (0,4); le acque sono in genere limpide e di buona qualità; i dati circa la piovosità rilevati sulla nostra montagna dicono che le precipitazioni sono massime a novembre e a ottobre, con picchi anche a settembre e aprile, mentre sono minime a luglio e agosto; mediamente piove cento giorni l’anno; il terreno intorno a Pontito è poco permeabile e questo favorisce la ricchezza delle fonti per cui la portata si mantiene; invece in pianura il suolo permeabile facilita l’infiltrazione e la circolazione delle acque con il realizzarsi di una ricca falda.

 

Il Pescia di Pontito è il ramo ovest del fiume Pescia; origina sulle pendici del M. Granaio e del M. Lischeta; nel tratto che va da Ponte di Castelvecchio a Ponte di Sorana è detto anche Pescia di Castelvecchio: a Ponte di Sorana incontra il ramo est, cioè il Pescia di Calamecca o di Vellano, e insieme danno origine al fiume Pescia Maggiore o Pescia di Pescia. La confluenza dei due rami è ben osservabile transitando sul ponte in località Ponte di Sorana, anche se in certi periodi dell’anno la fitta vegetazione rende difficoltosa l’osservazione; pertanto è consigliabile scendere sul greto del fiume, mantenendo comunque un elevato livello di sicurezza.

Il Pescia di Pontito scorre ad ovest di Pontito, ad est di Stiappa e di Castelvecchio, successivamente lambisce Ponte di Castelvecchio, la località Ortochiaro e Ponte di San Quirico presso il Mulino Monti, poi passa a lambire ad ovest il colle di Sorana giungendo alla “ferriera del Biemmi” e a Ponte di Sorana; ha una lunghezza di circa 6 km e scorre nella valle delimitata a ovest da Monte Lischeta, M. Foggetta, Pian di Canapo, M. Battifolle, M. Mitola, Madonna del Tamburino, Poggio Moggio e M. La Croce, mentre a est è delimitata da M. Granaio, Croce a Veglia, M. Perdoni e M. Lignana; ha un carattere francamente torrentizio con un’importante pendenza perché in quei 6 km scende di 750 metri. Gli affluenti del Pescia di Pontito sono numerosi e la maggior parte di essi si trova sul suo argine destro; per convenzione il lato “orografico” del fiume è determinato mostrando le spalle alla sorgente.

I principali affluenti di sinistra del Pescia di Pontito sono:

Un piccolo rio, il cui nome sulle cartine non è specificato, che nasce sotto Pontito e sfocia nel fiume in corrispondenza del Mulino di Sopra (questo è uno dei quattro mulini costruiti sul fiume nell’area tra Stiappa e Pontito; gli altri sono il M. del Grillo, il M. di Sotto e il M. del Fontanone; adesso in rovina, in passato avevano fatto la fortuna di queste zone; un percorso realizzato dall’Associazione “i Montagnardi” permette di raggiungerli, anche se l’intensa vegetazione può creare difficoltà).

Il fosso della Torbola nasce sul M. Bastia, riceve il fosso Martinaccio e il fosso della Cerreta che nascono alle pendici di questo rilievo, e riceve anche il fosso di Pezzano che nasce alle pendici ovest del M. Perdoni e di Pian delle Bombole (da notare che sull’altro versante di questi rilievi, quello est, nascono gli affluenti del Pescia di Calamecca); il fosso della Torbola attraversa la strada asfaltata che va da Lanciole a Pontito e sfocia nel Pescia di Pontito poco più a nord del Mulino di Sotto.

Il fosso Mocampo nasce in zona Le Calde e sfocia nel Pescia di Pontito poco più a sud del Mulino di Sotto.

Il fosso Saliceto o Rimaggio nasce alle pendici di Pian delle Bombole (qui sono stati rinvenuti reperti del Paleolitico, frecce e ciottoli, segno della presenza dell’uomo di Neanderthal) e sfocia nel fiume al di sotto del borgo di Stiappa e a sud del Mulino del Fontanone; esso riceve il fosso Le Calde che lambisce l’area Le Calde.

Il fosso delle Chiuse nasce sulle pendici di Pian delle Bombole e sfocia nel Pescia di Pontito immediatamente a sud di Pontebello in località Metatino, sotto Castelvecchio (Pontebello di Castelvecchio, da non confondere con Pontebello sulla strada per Vellano, si trova lungo il percorso CAI52 per i 4 Mulini e per Stiappa-Pontito; è un ponticello con una ringhiera di ferro come parapetto e l’invito al ponte è in mattoni e pietra; è alto circa 7-8 metri sul fiume); il fosso delle Chiuse riceve il fosso di Vallebuona che nasce alle pendici del sito di Lignana e scorre tra le località Buchignano e Val Buona.

Il fosso di Casa Rozza nasce alle pendici di Montaione, località situata tra Sorana e Lignana e sfocia nel Pescia di Pontito a Ponte di Castelvecchio, poco più a sud del ponte dove ha inizio la strada asfaltata per Sorana e al davanti dello sbocco del fosso di Cavallari.

Il fosso della Fontana proviene dal campo sportivo di Sorana, e sfocia nel Pescia di Pontito a Ponte di Castelvecchio al davanti dello sbocco del rio Mezzana.

Vi sono poi un altro paio di rii sulla sponda sinistra del fiume in località Ortochiaro, provenienti dai dintorni di Sorana.

 

Bibliografia:

– Condizioni geologiche del Bacino Idrografico del fiume Pescia, T. Taramelli, Premiata Tipografia Fratelli Fusi, 1887

– Pescia, una città, di G. Salvagnini, Tipografia Cattolica Fiorentina 1975

– Piano Strutturale, Rapporto Ambientale. Comune di Pescia 2002. F. Menetti, A. Grazzini e al.