Si è appena conclusa la marcia per il clima di circa 50 km alla quale hanno partecipato più di 600 persone provenienti da varie parti d’Europa. Hanno partecipato a questa marcia anche tre ragazzi di Pescia: Francesco Tombari, Giulian Gjolena e Michele Di Giovine che frequentano il quinto anno del Liceo C.Lorenzini. <Con il percorso che abbiamo intrapreso vogliamo farci sentire da chi di dovere e far sapere che non vogliamo un mondo dove si trascura l’impatto ambientale – dice Giulian – con risentimento nei confronti di chi non adotta sufficientemente le misure ecologiche>. <La protesta si è conclusa davanti al WEF perché questa fondazione è un forum al quale partecipano varie aziende e 100 delle multinazionali presenti sono responsabili del 77% delle emissioni. Noi dobbiamo agire nel rispetto della nostra casa che sta piano piano crollando e, come ci mobilitiamo noi, devono mobilitarsi anche le grandi aziende – aggiunge Francesco>. I ragazzi sono arrivati a Zurigo la sera prima e hanno pernottato in una chiesa copta per poi la mattina dopo partire con un bus verso Landquart, città del ritrovo. I ragazzi del Fridays For Future Svizzera hanno tenuto un discorso e, fra canti e balli, è stato servito il pranzo vegano in linea con la politica di ecosostenibilità condivisa da tutti i partecipanti. Al ritrovo ha parlato anche l’attivista Njoki Njiehu diretta al WEF. Dopo questa marcia, che ha previsto anche un tratto non autorizzato e quindi pericoloso per l’incolumità dei manifestanti, il gruppo è arrivato a Davos e ha fatto protesta davanti al WEF. Fra le varie sensazioni provate durante la marcia, oltre alla fatica, c’è un grande senso di appartenenza poiché il desiderio di ottenere un sistema ecosostenibile li unisce. Sono ragazzi, sono tanti e sono stanchi di false promesse. Questa marcia che hanno intrapreso è il segnale che non si arrenderanno e che lotteranno per la causa. La maggior parte delle persone è dalla vostra parte e un giorno non lascerete solo impronte sulla neve, ma anche un’impronta nella storia.